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quinta-feira, abril 18, 2024

Pão e Coragem – uma homenagem a Lampedusa

“Ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia ad un’altra che non ci vuole..” (É preciso coragem para arrastar nossas solas de um país que nos odeia para outro que não nos tem…, em tradução livre)

Foram com essas palavras de apresentação que encontrei no YouTube a música “Pane e Coraggio” (Pão e Coragem), do cantor italiano Ivano Fossati, lançada em 2003. A canção traduz o sentimento dos imigrantes que chegam a Itália em busca de melhores condições de vida no país ou alguma outra parte da Europa e cita logo em seu início um barco com imigrantes sendo parado pela guarda costeira.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=VZi20D-1RsI&feature=share]

Ou seja, não é à toa que “Pane e Coraggio” foi lembrada nas redes sociais como uma homenagem aos mortos na tragédia da última quinta-feira (3) na ilha de Lampedusa, no sul do país. Cerca de 500 imigrantes estavam na embarcação, sendo que 150 sobreviveram; os demais já foram dados como mortos ou estão desaparecidos.

Veja abaixo a letra de “Pane e coraggio” (em italiano)

Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrà più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.

E sì che l’Italia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
sembrava una donna fin troppo bella
che stesse lì per farsi amare
sembrava a tutti fin troppo bello
che stesse lì a farsi toccare.

E noi cambiavamo molto in fretta
il nostro sogno in illusione
incoraggiati dalla bellezza
vista per televisione
disorientati dalla miseria
e da un po’ di televisione.

Pane e coraggio ci vogliono ancora
che questo mondo non è cambiato
pane e coraggio ci vogliono ancora
sembra che il tempo non sia passato
pane e coraggio commissario
che c’hai il cappello per comandare
pane e fortuna moglie mia
che reggi l’ombrello per riparare.

Per riparare questi figli
dalle ondate del buio mare
e le figlie dagli sguardi
che dovranno sopportare
e le figlie dagli oltraggi
che dovranno sopportare.

Nina ci vogliono scarpe buone
e gambe belle Lucia
Nina ci vogliono scarpe buone
pane e fortuna e così sia
ma soprattutto ci vuole coraggio
a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia
ad un’altra che non ci vuole.

Proprio sul filo della frontiera
commissario ci fai fermare
ma su quella barca troppo piena
non ci potrai più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci potremo mai più ritornare.

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